Chiunque compri una casa per farne la propria abitazione principale, ed acceda al sostegno economico di un ente finanziario tramite la stipula di un mutuo, può fare richiesta di questa detrazione. Una volta verificato di avere tutte le condizioni necessarie, e capito qual’è il limite che ci viene erogato, basterà raccogliere tutta la documentazione e presentarla.
Indice
Condizioni per avere la detrazione IRPEF Interessi Passivi per il Mutuo prima casa
La prima condizione è che le rate che stiamo pagando derivino da un mutuo, e non da altri tipi di finanziamento, con la garanzia dell’ipoteca sull’immobile.
Altra caratteristica fondamentale è che il mutuo sia stato stipulato al massimo 12 mesi prima dell’acquisto della casa o nei 12 mesi successivi. Per fare un esempio, se la casa è stata acquistata il 1 gennaio 2019 allora il mutuo deve essere stato erogato fra il 1 gennaio 2018 ed il 1 gennaio 2020.
Inoltre l’erogazione deve essere fatta da un soggetto con residenza in Italia o all’interno dell’unione europea.
Ultima fondamentale condizione è che la casa acquistata diventi abitazione principale della persona che ha richiesto il mutuo (o in alternativa il coniuge o parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo grado).Se questa ultima cosa non si verifica, la detrazione viene immediatamente interrotta.Unica eccezione è se la persona a causa di gravi condizioni di salute venga ricoverata in modo permanente in un istituto sanitario, e sempre a patto che l’immobile non venga affittato.Limiti della somma erogataIl limite massimo degli interessi passivi è fissato a 4mila euro per i mutui erogati per l’acquisto della prima casa, ed è su questa cifra che si calcola la detrazione.
A quanto ammonta la detrazione
Tale detrazione consiste nel 19% sulla dichiarazione dei redditi e quindi si arriva ad un massimo annuale di 760€. Questo limite è la risultante degli interessi passivi, degli oneri accessori collegati al mutuo erogato e delle quote di rivalutazione sulle clausole di indicizzazione.
Altro fattore è che la detrazione può essere applicata sugli interessi passivi solo per la parte del mutuo che copre il costo della casa.
Questo vuol dire che se i soldi ottenuti dal mutuo sono maggiori rispetto ai soldi spesi per l’acquisto dell’immobile, solo una parte può essere portata in detrazione. Questa parte si calcola semplicemente con questa formula:(costo di acquisto dell’immoblie+ oneri collegati ) x interessi pagati
Il costo di acquisto dell’immobile è il valore che risulta dal rogito notarile a cui vanno aggiunti gli oneri accessori collegati direttamente all’operazione di acquisto come ad esempio l’onorario del notaio e le imposte di registro, ipotecarie e catastali.
Inoltre vanno aggiunti anche gli oneri accessori relativi al contratto di mutuo come ad esempio i costi del notaio rispetto alla stipula del mutuo, spese di istruttoria e perizia tecnica e gli oneri fiscali.
Documentazione necessaria per richiedere la detrazione IRPEF Mutuo Prima Casa
Per poter infine attivare la detrazione IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi va presentata la documentazione che attesti che tutte le condizioni siano verificate. Questa include il contratto di mutuo che servirà a dimostrare che i soldi erogati sono stati utilizzati per l’acquisto della prima casa.
Il contratto di acquisto della casa che servirà a verificare che siano rispettati i termini temporali rispetto alla data di erogazione del mutuo ed a calcolare la parte di interessi passivi che possono essere portati in detrazione.
Un’accurata documentazione di tutti gli oneri accessori all’acquisto in modo da poter calcolare bene il costo di acquisto dell’immobile per la formula di calcolo degli interessi passivi.
Un autocertificazione che dichiari che la casa acquistata sia effettivamente adibita a prima abitazione anche al momento della dichiarazione dei redditi. Questa è necessaria soprattutto se nei registri anagrafici risulta un’altra residenza, ma il contribuente dichiari che la sua dimora abituale è in realtà quella portata in detrazione.
Tutta questa documentazione non va allegata al 730 o al modello unico, ma va conservata ed esibita successivamente in caso di controllo del fisco.
E’ molto importante che sia accurata e completa, in quanto anche una sola mancanza può comportare la decaduta dei benefici.
Mutui stipulati nel 1993 o prima
Per i mutui stipulati in questo anno o prima le condizioni sono leggermente diverse. Quelli prima del 1993 deve verificarsi che la casa sia stata adibita ad abitazione principale entro l’8 dicembre 1993 e colui che ha stipulato il mutuo non deve aver variato l’abitazione principale se non per motivi di lavoro. In caso contrario l’importo massimo detraibile è di 2065,38 euro invece di 4000. Per i mutui stipulati nell’anno solare 1993 invece le condizioni sono che la casa sia stata adibita ad abitazione principale entro 6 mesi dell’acquisto e l’acquisto sia avvenuto 6 mesi prima o dopo la stipula del mutuo.