Erogare un mutuo è un passo importante per una banca come per il mutuatario che lo richiede. L’impegno che il cliente si assume nei confronti della banca è importante e riguarda un periodo di tempo lungo. Allo stesso modo si tratta di una decisione che gli istituti di credito non sottovalutano a causa anche del progressivo aumento delle insolvenze da parte dei debitori che portano ad infittire i controlli. Cosa succede dietro le quinte?
Come avviene l’istruttoria di un mutuo
L’istruttoria è eseguita da diversi impiegati della banca che predispongono la pratica completa dei moduli di autorizzazione al trattamento dei dati personali che permettono all’istituto di poter verificare la situazione del cliente nelle banche dati quali Crif e Centrale Rischi. Sulla persona del cliente, inoltre, è necessario per la banca esaminare le fonti di reddito del cliente. Su questo viene calcolata la rata massima che è possibile richiedere a quello specifico soggetto e da questa si può individuare la durata massima del prestito.
Altro punto importante è l’immobile oggetto del mutuo. In caso di acquisto dello stesso viene preso in considerazione il valore espresso nel compromesso ma questo viene confrontato anche con quello risultante dalla perizia. Questa è una valutazione fatta da un esperto incaricato dalla banca che indicherà un valore all’immobile. In caso sia richiesto un mutuo di ristrutturazione o di liquidità il valore espresso dal perito sarà l’unico su cui è possibile fare dei calcoli. L’istituto sarà pronto ad erogare una percentuale del valore preso in considerazione. La percentuale è a discrezione della banca e, normalmente si aggira attorno all’80% per i mutui di acquisto di immobili da parte di privati mentre per le aziende e le altre tipologie di mutuo si avvicina al 50%.
L’istruttoria non ha un ordine specifico nel suo iter, anche se, per motivi logici e di costi, normalmente viene prima esaminata la situazione del cliente e, nel momento in cui è stabilita la fattibilità dell’operazione, viene interpellato il perito.
Differenze ci possono essere sull’ok definitivo che può essere rilasciato prima della perizia, salvo conferma del valore, oppure successivamente alla stessa, in modo che il deliberante possa esaminare la pratica una sola volta quando è completa.
Arrivato l’ok definitivo, occorre espletare gli ultimi passaggi in seguito ai quali sarà possibile finalmente ottenere il bonifico da parte dell’istituto di credito. Si tratta della firma dell’atto pubblico di mutuo, solitamente unitamente all’atto di compravendita dell’immobile, con contemporaneo rilascio dell’ipoteca a favore della banca. Per questa parte è necessaria la presenza di un notaio che, il più delle volte, si reca presso la filiale bancaria per raccogliere le firme di tutte le parti in un solo momento. Una volta sottoscritto l’atto l’istituto liquida attraverso bonifico oppure con assegno circolare il richiedente che potrà, a sua volta pagare il venditore, oppure può delegare la stessa banca ad effettuare il pagamento direttamente al beneficiario.
Tempi tecnici per la perizia
Se l’iter dell’istruttoria sui documenti di reddito e sulla verifica nelle banche dati della presenza del richiedente sono sotto il pieno controllo della banca, non si può affermare lo stesso per quanto riguarda la perizia.
Gli istituti di credito si affidano a consulenti esterni che possono così conservare autonomia nell’effettuare la loro valutazione.
La perizia in sé e per sé necessita del tempo per recarsi sul luogo in cui si trova l’immobile ed effettuare le misure e le foto necessarie per poi stendere la relazione e arrivare alla quotazione dell’edificio. Queste operazioni si concludono mediamente in due o tre giorni lavorativi. Il tempo un po’ più lungo è quello di attesa da quando la banca richiede la perizia a quando il perito si presenta a fare il sopralluogo. Questo lasso di tempo varia da periodo in periodo ma si può prevedere che siano necessarie almeno due settimane che si aggiungono alla prima settimana in cui la banca ha fatto i suoi rilievi.
Tempi di erogazione dalla perizia
Una volta che l’istituto di credito ha ottenuto la perizia, ha in mano tutti gli elementi per deliberare, processo per il quale è necessaria in media un’altra settimana. Ottenuto l’ok definitivo della banca, il richiedente tira un sospiro di sollievo. È necessario, infatti, solo attendere l’appuntamento con il notaio per formalizzare il contratto con la sottoscrizione dell’atto pubblico. Questa attesa si può tradurre in un periodo di altre due o tre settimane ma, solitamente, vista la certezza della situazione, questo tempo può essere cruciale solo se sono stati fissati dei termini stringenti per la conclusione del contratto dal compromesso.