La Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti rappresenta la continuità storica della Cassa di Risparmio Marrucina, denominata Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti nel 1938 all’indomani della incorporazione della Cassa di Risparmio di Guardiagrele.
La Cassa nasce ufficialmente il 6 luglio 1862, con Regio decreto n.103 a firma di Vittorio Emanuele II che ne approva lo Statuto, ed è una delle primissime a vedere la luce nel Mezzogiorno, all’indomani della proclamazione del Regno d’Italia. La firma del provvedimento è in realtà l’atto conclusivo di una serie di iniziative avviate da benemeriti concittadini sin dai primi anni quaranta.
La Cassa di Risparmio, sorta con dichiarati scopi filantropici di sostegno alle “classi meno agiate” e con il fine di “migliorare le condizioni economiche e morali, specialmente delle classi laboriose”, diventerà anche il punto di riferimento e lo strumento finanziario della parte più intraprendente e innovativa della borghesia locale, una istituzione preziosa se non indispensabile per lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia.
Ed infatti la Cassa di Risparmio ha avuto un ruolo significativo nel sostegno ai processi di industrializzazione a cavallo tra otto e novecento, nella solidarietà offerta durante gli anni tragici della guerra (quando Chieti, unica in Italia, fu dichiarata “Città aperta” e accolse migliaia di sfollati in fuga dagli orrori del fronte bellico), nel supporto al programma di ricostruzione dell’immediato dopoguerra, nell’aiuto allo sviluppo economico ed infrastrutturale degli anni seguenti.
Gli scopi e le finalità filantropiche della Cassa e il ruolo di sostegno e valorizzazione del patrimonio culturale, scientifico e sociale del territorio della provincia di Chieti sono stati ereditati all’inizio degli anni novanta dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti.
Il processo di trasformazione e riorganizzazione del sistema creditizio italiano avviato con la legge 30 luglio 1990 n.218 intitolata “Disposizioni in materia di ristrutturazione ed integrazione patrimoniale degli istituti di credito di diritto pubblico” (legge Amato dal nome dell’allora Ministro del Tesoro che presentò il disegno di legge in Parlamento) ha infatti condotto alla scissione della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti in due soggetti: da un lato l’ente conferente (la Fondazione appunto) e dall’altro la società per azioni (la Carichieti SpA) alla quale è stata conferita l’originaria azienda bancaria.
La Fondazione, una volta effettuato il conferimento, è rimasta proprietaria del pacchetto azionario di maggioranza della società bancaria conferitaria ed attualmente detiene l’ottanta per cento del capitale della Carichieti S.p.A.
La legge istitutiva delle Fondazioni, interessata maggiormente alla riorganizzazione del sistema bancario che alla disciplina degli Enti conferenti, non ne delineava in maniera chiara e puntuale scopi e funzioni. Solo con la Legge Ciampi (legge delega 461/98) ed il successivo decreto legislativo 153/99, secondo il quale «le Fondazioni sono persone giuridiche private senza fine di lucro, dotate di autonomia statutaria e gestionale.