Cessione del quinto dello stipendio: che cos’è e come funziona

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Il mercato italiano dei finanziamenti è costantemente in crescita con proposte sempre più complete, innovative e diversificate per rispondere in maniera efficace ed esaustiva alle richieste degli utenti. Tra le forme di prestito più comuni un posto di primo piano è occupato dalla cessione di un quinto dello stipendio, un particolare finanziamento destinato ai lavoratori dipendenti pubblici e privati. Tali categorie di persone con la cessione del quinto dello stipendio hanno la possibilità di accedere a un prestito in modo semplice e con l’addebito diretto sulla retribuzione mensile. Entriamo allora nel dettaglio e vediamo di seguito di cos’è la cessione del quinto dello stipendio, come funziona e tutte le sue caratteristiche principali. Un modo valido e opportuno per conoscere esattamente di cosa si tratta e per capire la reale convenienza di questo finanziamento rispetto ad altre forme di prestito.

Cessione del quinto dello stipendio: cos’è

Stiamo parlando di una forma di finanziamento che prevede la trattenuta della rata da rimborsare direttamente dallo stipendio mensile del lavoratore dipendente. L’importo della rata di rimborso non può superare la quinta parte del netto della retribuzione. Si tratta di un prestito che offre diverse garanzie e proprio per la sua stessa natura riduce notevolmente i rischi di insolvenza. Con la trattenuta diretta sullo stipendio gli istituti finanziari hanno maggiori certezze sulla restituzione del prestito e sono molto più portati a concedere questa forma di finanziamento. Una volta soddisfatti pienamente i requisiti richiesti per l’accesso al prestito, il lavoratore non avrà problemi a ottenere la cessione del quinto dello stipendio. Anche per gli utenti che nel passato sono incorsi in qualche problema creditizio questa è una buona soluzione per ottenere un prestito dagli istituti di credito. Rispetto ad altri finanziamenti, la facilità di erogazione e la richiesta limitata di garanzie, all’atto della presentazione dell’istanza, sono veri e propri punti di forza a favore della cessione del quinto dello stipendio. Elementi da non trascurare perché altre forme di finanziamento potrebbero presentarsi più convenienti sotto altri punti di vista, ma difficili da ottenere per la complessità delle modalità di ammissione.

Cessione del quinto dello stipendio: categorie ammesse al finanziamento e documentazione

La cessione del quinto dello stipendio è un tipo di prestito molto ben definito, per questa sua natura può essere richiesto soltanto da alcuni utenti. L’ammissione al finanziamento è infatti riservata ai dipendenti pubblici e privati, con contratto a tempo indeterminato e con un’anzianità contributiva minima. Da precisare che il secondo aspetto cambia in base all’istituto di finanziamento, da qui la necessità di una corretta valutazione per singoli casi.


Con la cessione del quinto dello stipendio anche l’azienda viene coinvolta, in quanto quest’ultima deve rispondere a specifiche condizioni per assicurare la cessione del quinto dei suoi dipendenti (es. numero minimo di lavoratori e capitale sociale maggiore a un minimo previsto). In linea generale con la cessione del quinto dello stipendio non vengono richieste particolari garanzie al momento della presentazione della domanda, tuttavia bisogna sottoscrivere una polizza assicurativa per soddisfare ugualmente il rimborso delle rate nei casi di impossibilità di pagamento. In buona sostanza, l’assicurazione serve a coprire l’eventuale somma ancora dovuta eccedente il TFR accumulato. Infatti è bene sapere che il dipendente, nell’arco di tempo in cui è in corso la cessione del quinto dello stipendio, non potrà fare richiesta dell’anticipo del TFR perché il trattamento di fine rapporto costituisce una garanzia per l’istituto erogante.

Il contratto di finanziamento legato alla cessione del quinto dello stipendio prevede la presentazione di una documentazione diversa in base alla categoria di appartenenza del lavoratore dipendente. Cioè se trattasi di un dipendente della pubblica amministrazione oppure di un ente pubblico o privato. Inoltre, la modulistica cambia anche in relazione alla compagnia di assicurazione. In ogni caso il lavoratore all’atto dell’istanza di prestito, oltre ovviamente a fornire con estrema esattezza i propri dati anagrafici, deve presentare una serie di documenti per permettere la definizione della personale posizione reddituale. In pratica vanno presentati:

-la certificazione stipendiale con l’indicazione della data di assunzione, la retribuzione annuale lorda e netta, il TFR maturato e le eventuali trattenute in busta paga;

-l’ultima busta paga, vale a dire il cedolino di stipendio;

-il nulla osta da parte della pubblica amministrazione o dell’azienda privata, a seconda dei casi.

Cessione del quinto dello stipendio: importo erogabile e garanzie

La somma erogabile con la cessione del quinto dello stipendio dipende da una serie di fattori. Lo stipendio mensile percepito dal lavoratore dipendente è un elemento fondamentale da considerare per il calcolo dell’importo erogabile da parte dell’istituto di credito. Stiamo parlando di un fattore importantissimo per determinare la rata mensile legata a questa forma di prestito. L’importo massimo della rata mensile di rimborso non può superare il quinto netto della busta paga del lavoratore (es. stipendio mensile netto pari a 1.500 euro: 5 = 300 euro). Altri elementi da considerare sono il TFR accumulato e l’anzianità lavorativa del lavoratore dipendente. Naturalmente migliori sono tali parametri e superiori sono le possibilità di essere ammessi al finanziamento.

Comunque prima di formalizzare il rapporto contrattuale per richiedere la concessione della cessione del quinto dello stipendio è bene valutare le condizioni previste. Conoscere concretamente tutte le clausole contrattuali aiuta a non andare incontro a brutte sorprese e a stipulare un contratto a condizioni vantaggiose. Sono infatti diverse le voci di spesa riconducibili a tale forma di finanziamento: importo erogato, interessi, costi iniziali, eventuali commissioni bancarie e costi assicurativi. Quindi prima di mettere nero su bianco sul contratto di prestito è opportuno conoscere:

-il Tasso Annuo Nominale (TAN), il tasso di interesse senza gli oneri accessori;

-il Tasso Annuo Effettivo Globale, costo complessivo del finanziamento comprensivo degli oneri accessori;

-costi previsti per l’istruttoria, spese riconducibili alle procedure di valutazione e di gestione dell’istanza di prestito;

-costi assicurativi, spese per la sottoscrizione della polizza di assicurazione.

Oggi comparare le offerte degli istituti di credito è più facile attraverso il web, bastano un minimo di conoscenza della materia e la compilazione dei format online. La facilità di comparazione è una ragione in più per conoscere bene le offerte prima di qualunque decisione finale.