Non solamente oro, diamanti, metalli preziosi, petrolio ed altri beni di lusso: anche il rame fa sempre più gola, soprattutto agli investitori. Ma quanto costa il rame oggi? Prima di parlare del prezzo del rame, cerchiamo di analizzare uno degli investimenti che probabilmente stanno subendo una più forte ascesa, perché versatile e con un costo contenuto di produzione.
Indice
Il rame e i suoi impieghi
Il rame, noto per le sue proprietà conduttive, è utilizzato negli impianti elettrici (ma non solo), proprio per la conduzione di energia. Spesso viene preso come punto di riferimento per capire il grado di sviluppo delle varie economie globali. Difatti il prezzo del rame è passibile di continue oscillazioni che variano al variare della domanda, quindi anche dell’andamento delle economie. Per essere più chiari, parallelamente all’aumento della domanda, viaggiano nuove costruzioni nei centri abitativi, quindi crescita industriale e di conseguenza un aumento dei capitali in circolazione.
L’interesse della malavita per il rame
Considerando il buon ricavo che si può ottenere dalla vendita del rame, anche quello usato, l’interesse della malavita per il metallo appare quasi logico. Sono colpite da furti difatti le opere pubbliche come ad esempio l’illuminazione delle strade, oppure le stazioni ferroviarie ed altre ancora. Si è sviluppato di conseguenza, nel corso degli anni, una sorta di mercato clandestino che con prezzi modici, o comunque molto più bassi rispetto al rame vergine, ha l’interesse anche degli imprenditori.
Tutta questa movimentazione di capitali “neri”, ha persino destato l’interesse delle istituzioni, dando seguito alla nascita di un osservatorio nazionale, proprio sui furti di rame. Le statistiche in merito sono piuttosto preoccupanti, anche perché le razzie non si limitano ai cantieri o alle opere citate, ma anche chiese e cimiteri, grazie alla presenza di crocifissi ed ornamenti. Il motivo? Tanto rame da “prelevare” facilmente per poi essere rivenduto a grossisti sostanzialmente senza scrupoli.
L’andamento del prezzo del rame
Come anticipato, le oscillazioni del prezzo del rame, non consentono di determinare un prezzo esatto di vendita, prezzo che tra l’altro negli ultimi anni ha subito un decremento di oltre il 20%. Appurato che i prezzi sono in continua evoluzione, ad oggi possono essere fatte delle medie, che si differenziano in base alla caratteristica principale del rame, se usato, quindi riciclato, oppure vergine, quindi nuovo.
Per quanto riguarda il prezzo del rame proveniente da riciclo, molto dipende anche dalla sua qualità e purezza. Indicativamente tale prezzo oscilla intorno a 1 euro per un chilogrammo di rame, con punte minime di 0,5 euro e massime di due euro. Ben differenti ovviamente le quotazioni del metallo vergine. Per intenderci si parla di prezzi che oscillano, ad oggi, intorno agli 8 euro.
Il prezzo del rame aumenterà oppure scenderà?
Stabilire nel breve periodo se il prezzo del rame aumenterà oppure diminuirà, è quasi impossibile. Tale prezzo difatti, sarà correlato all’evolversi di svariati fattori, anche di politica internazionale, che ad oggi sono stagnanti. Anche le stesse economie nazionali più forti, saranno in grado di influenzare il prezzo, come ad esempio la Cina, che riesce a influenzare da sola il mercato, data l’imponente mole di acquisiti. Proprio la Cina, nel breve periodo, potrebbe essere quindi l’ago della bilancia nelle quotazioni. In un’ottica invece di lungo periodo, il prezzo dovrebbe rimanere all’incirca quello attuale, nonostante oscillazioni sia verso l’alto che verso il basso, saranno comunque contemplate.