Fondo Cometa, dettagli su cos’è e come funziona il Fondo Pensionistico dei Metalmeccanici

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I lavoratori appartenenti alla categoria dei Metalmeccanici, sicuramente avranno sentito parlare del Fondo Cometa. Tale Fondo è sostanzialmente quello pensionistico specifico e negoziato a livello nazionale, creato appositamente appunto per il settore metalmeccanico.

Il Fondo Cometa fa parte della tipologia dei fondi pensione negoziali (detti anche fondi pensione chiusi), nati da trattative collettive tra i dipendenti e i rispettivi datori di lavoro ed hanno lo scopo di garantire ed offrire un’integrazione della pensione alle categorie di lavoratori a cui si riferiscono. Il Fondo è stato creato per dare una prospettiva di un futuro migliore ai lavoratori, integrando la normale pensione di anzianità che percepiranno. Vediamo insieme cos’è e come funziona il Fondo Pensionistico dei Metalmeccanici.

Che cos’è il Fondo Cometa

Aderire al Fondo Cometa, significa avere diritto ad un’integrazione della pensione principale, quella percepita dall’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Stiamo sostanzialmente parlando di un’ulteriore forma di tutela economica. La scelta se aderire o meno a questo fondo, è ovviamente personale e non obbligatoria, seppur sia consigliata.


Aderendo infatti, si ha la possibilità di avere un futuro più sereno che, la sola pensione erogata dall’Inps, potrebbe non essere in grado di dare non essendo sufficiente per soddisfare le esigenze personali. D’altronde è risaputo che spesso le normali pensioni erogate dall’Ente Previdenziale, spesso non sono sufficienti a garantire un tenore di vita adeguato.

Per aderire al Fondo Cometa ovviamente, si dovranno versare delle quote di denaro, un pò come avviene con le rate di un finanziamento. Il fondo si definisce individuale perché l’ammontare della rata, quindi il capitale da “accantonare”, è stabilita da una contrattazione collettiva.

Come funziona il Fondo Cometa?

Chi sceglierà di sottoscrivere il Fondo Cometa, vedrà confluire una quota del proprio TFR secondo delle percentuali decise in fase di contrattazione collettiva. Per chi ha cominciato a lavorare prima del 1993, esiste la possibilità di aderire a tale fondo con due percentuali differenti, il 40% e il 100%. Per i lavoratori che invece hanno cominciato la loro attività dopo il 1993, invece non esisterà scelta ed il fondo potrà essere sottoscritto solamente al 100%.

Si dovrà tenere ben presente che si ha la possibilità di accantonare un’ulteriore quota, prelevata in questo caso direttamente dalla busta paga. In questo caso, se il contributo che si è deciso di versare è almeno pari (o superiore) all’1,2%, quota minima decisa dalla contrattazione collettiva, anche il datore di lavoro dell’azienda presso la quale si è impiegati, sarà obbligato a versare una quota, che contribuirà quindi alla creazione del fondo.

Fondo Cometa: vantaggi e svantaggi

Aderire al Fondo Cometa comporta sia degli innegabili vantaggi che qualche svantaggio. Questa analisi risulta essenziale ai fini di prendere la decisione corretta, quindi se sottoscrivere o meno il fondo.

Tra i vantaggi che si possono trovare sono presenti:

detrazioni fiscali: sottoscrivendo il Fondo Cometa, si potrà godere di detrazioni fiscali fino ad un tetto massimo di 5.164,57 euro.
bassi costi: rispetto ad altri fondi integrativi della pensione, il Fondo Cometa presenta oggettivamente una bassa incidenza economica, con l’ulteriore vantaggio della eventuale compartecipazione da parte del datore di lavoro nel caso citato del contributo versato maggiore dell’1,2%.

Esistono però anche degli svantaggi di cui si deve necessariamente tenere conto:

bassi rendimenti: se è pur vero che il Fondo Cometa costa poco, è altrettanto vero che offre un basso tasso di interesse, quantomeno se rapportato ad altri fondi di integrazione pensionistici. Si deve però specificare che, nonostante questo minor rendimento, il Fondo garantisce una maggior sicurezza, e non si dovrà avere il timore di incorrere in qualche brutta sorpresa come potrebbe accadere per altri fondi aperti.
contributi congelati: si dovrà tenere presente che non si potrà accedere ai soldi versati fino ad un determinato momento, fino a che non si comincerà a percepire la pensione. Se si dovesse avere bisogno di liquidità urgente, ci si dovrà rivolgere altrove, perchè avere un anticipo dal fondo pensionistico non è né rapido né semplice.