La storia e l’evoluzione subita nel tempo dalla Casse di Risparmio in Italia, è un fenomeno di grande rilievo per il tessuto sociale del nostro Paese.
L’influenza registrata nel corso dei secoli da parte di tali Istituti di Credito, infatti, non ha riguardato esclusivamente un contesto finanziario ed economico, ma ha interessato ben più ampi aspetti che abbracciano risvolti sociali non indifferenti.
Le Casse di Risparmio nacquero e cominciarono a diffondersi rapidamente in Italia nei primi decenni del XIX secolo.
Tali istituzioni, a ben vedere, possono essere considerate come una sorta di compromesso ed una cooperazione tra il potere temporale ed il potere sovrano. Con l’unificazione d’Italia, infatti, la tensione fra la Chiesa Cattolica ed il nuovo Stato cominciò a scemare ed i rapporti a ricomporsi. In conseguenza di ciò la nascita e il rapido diffondersi delle Casse di risparmio, rappresenta l’espressione più concreta di una rinnovata stabilità sociale.
La funzione esercitata da tali Istituti fu duplice ed espressione di due diverse anime; da un lato essi svolsero attività creditizia vera e propria e dall’altro si posero come uno strumento indispensabile per la realizzazione di interventi di natura sociale, beneficenza e avvio di attività imprenditoriali locali.
Strettamente legate al contesto territoriale di sviluppo, le Casse di Risparmio seppero aiutare le popolazioni locali nella pratica della gestione del risparmio, favorirono mediante la concessione di credito agevolato le attività imprenditoriali e seppero avviare l’inizio di un vero e proprio accantonamento ai fini previdenziali.
Con il passare degli anni, lo sviluppo crescente degli Istituti in oggetto ed il mutato contesto finanziario di riferimento, rese necessaria una drastica rivisitazione del fenomeno. Nel 1990, le Casse di Risparmio furono oggetto di un brusco rinnovamento che si consolidò con la scissione delle attività creditizie da quelle filantropiche.
Le Casse di Risparmio diventano così nella maggior parte dei casi SpA con successive fusioni con aziende di credito di dimensioni maggiori mentre le Fondazioni diventano Enti dediti esclusivamente ad interventi di natura sociale.
Indice
Carisbo: la Cassa di Risparmio in Bologna
Facendo seguito alla felice creazione della Cassa di Risparmio di Roma, il Governo Pontificio, nel 1835, decise di istituire una commissione di Pubblica beneficenza i cui membri, esponenti di spicco della vita cittadina, si facessero promotori di sensibilizzare la popolazione bolognese al risparmio, alla conservazione dello stesso con la creazione di un capitale di cui disporre al raggiungimento della vecchiaia o in caso di malattia o qualsivoglia bisogno.
L’iniziativa fu un grande successo e fu presto raccolta la somma di 5000 scudi che rappresentava il capitale sociale della neo costituenda Cassa di Risparmio in Bologna; le quote furono sottoscritte rapidamente da influenti nomi del tessuto sociale locale e furono aperti gli sportelli al pubblico per ricevere i depositi.
Il 26 settembre 1837, un documento affisso nelle vie cittadine, veniva sancito per la successiva domenica di ottobre l’inizio delle attività della Cassa di Risparmio in Bologna. L’operatività era rivolta a ricevere depositi privati ed a incentivare l’economia della città attraverso l’erogazione di credito. Con gli utili conseguiti l’ente (fatte salve le riserve obbligatorie), si preoccupava di sostenere le persone in stato di bisogno.
Dapprima operante nel solo capoluogo emiliano, la Cassa si diffuse rapidamente in tutto il territorio regionale e nazionale creando una buona capillarità di sportelli; nel 1992 viene creato nell’ottica di consolidare le strategie del credito il gruppo CAER e due anni dopo acquisisce BIMER Banca raggiungendo un ruolo di leadership nel settore dei finanziamenti a medio e lungo termine.
Nel 2000 viene creata la holding del Gruppo Cardine grazie alla fusione tra il gruppo CAER e le casse venete; nel 2002, infine, la stessa holding vine incorporata dal gruppo San Paolo con la creazione di un importante polo aggregativo di competenze, professionalità ed attività creditizia a livello nazionale.
Dal 25 febbraio 2019, la Cassa di Risparmio in Bologna, cessa definitivamente di esistere in seguito all’incorporazione definitiva nel gruppo Intesa San Paolo.
Gli strumenti finanziari collocati dalla CARISBO
Con la ricollocazione per incorporazione in Intesa San Paolo, gli strumenti finanziari a disposizione dei clienti ex Carisbo, sono essenzialmente quelli collocati la casa madre.
Strumenti di investimento
Oltre a tutti i prodotti di risparmio amministrato (Titoli di Stato, Obbligazioni quotate e non quotate, ETF, azioni, strumenti derivati) la cliente ha accesso ad un’ampia gamma di fondi comuni di investimento e SICAV.
Leader nel campo del risparmio gestito, la gamma degli OICR della piattaforma Eurizon SPA, è a disposizione della clientela con tutti i prodotti assicurativi e finanziari emessi dalla compagnia San Paolo Vita interamente di proprietà del gruppo.
Per quel che riguarda i prodotti di tipo previdenziale, invece sono disponibili sia fondi pensione che PIR; per clientela più evoluta dal punto di vista finanziario, attraverso Banca Imi è possibile sottoscrivere fondi comuni, Sicav e gestioni patrimoniali afferente a quasi tutte le società di gestione presenti nel panorama nazionale ed internazionale.
Strumenti di credito
A disposizione della clientela vi è un ampio parco di strumenti per la concessione del credito:
Per quel che concerne i mutui a privati, la gamma Domus consente di scegliere il finanziamento più consono ed adeguato alle proprie esigenze (ristrutturazione di un immobile, surroga di un mutuo, acquisto immobiliare etc. etc.); per i finanziamenti a breve termine la vasta offerta del prestiti finalizzati è adeguata a soddisfare i piccoli bisogni della famiglia.
Per quel che riguarda invece le persone giuridiche, è ampia la gamma di forme tecniche per l’erogazione del credito; dallo scoperto di cassa alle fidejussioni fino a finanziamenti chirografari e strumenti personalizzati per l’avvio di start up.